By the Pill Magazine
Luce e buio, esperienze ed emozioni, fatica, infortuni, mancanza di sonno, scenari spettacolari e magnifici. I 330km e 24 mila metri di dislivello del Tor des Géants sono tutto questo e molto altro ancora.
Dopo un anno di stop, quello che è il “giro dei giganti” in dialetto valdostano, riprende la sua corsa e festeggia i suoi 10 anni + 1. Quell’1 è l’anno senza Tor, il 2020. Il periodo di emergenza pandemica e incertezza generale ha infatti imposto un anno di fermo ma si è anche rivelato un’occasione per riorganizzazione le idee. Oggi più che mai, organizzatori, runner e appassionati, riscoprono una voglia ancora più forte di ripartire e ricominciare, con nuove idee e tanto entusiasmo.
Quello che è considerato l’ultra trail più duro del mondo vedrà i suoi partecipanti schierati il 12 settembre, con partenza e arrivo fissati nella città di Courmayeur, Valle d’Aosta, e 150 ore massime totali per portare a termine questa corsa unica ed inimitabile.
Il percorso si snoda lungo i bellissimi sentieri della regione, ai piedi dei più importanti 4000 delle Alpi e segue dapprima l’Alta Via della Valle d’Aosta 2 in direzione della bassa Valle per poi fare ritorno a Courmayeur per l’Alta Via 1, ripercorrendo i sentieri di alcune delle cime più importanti delle Alpi ed attraversando il Parco Nazionale del Gran Paradiso e il Parco Regionale del Mont Avic. Il percorso attraversa 25 colli oltre i 2000 metri, 30 laghi ed è compreso tra un’altitudine di 300 e 3300 metri. Sono previsti più di quaranta punti di ristoro, riposo e soccorso, oltre a sette basi d’accoglienza di maggior dimensione (basi vita) che dividono il percorso in sette settori. Non sono tuttavia imposte tappe forzate, la gara è lasciata all’individualità del corridore e colui che vincerà sarà soltanto chi impiegherà meno tempo gestendo in autonomia riposi e fermate ai ristori.
Il Tor des Géants, da più di 10 anni, è una competizione unica e spettacolare, per lunghezza, bellezza dei paesaggi, durezza del percorso. Un’emozione grandissima per chiunque vi partecipi come corridore, spettatore o volontario. Ma il Tor è soprattutto un viaggio alla scoperta di sé stessi, di uno scenario unico e della gente che si incontra lungo il percorso.
La gara tra i giganti
Il Tor des Géants non è solo una gara: è una follia lunga 330km. La prima edizione risale al 12 settembre 2010 quando, da Courmayeur, 310 concorrenti provenienti da 17 nazioni diverse si sono lanciati nel folle circuito sulle Alte Vie 2 e 1, concatenate in un unico percorso che ha toccato i quattro 4000 della Valle d’Aosta: Gran Paradiso, Monte Rosa, Cervino e Monte Bianco.
Il primo a giungere all’arrivo, dopo 80 ore di corsa e un dislivello di 24 mila metri, è stato il meranese Ulrich Gross. L’atleta altoatesino ha tagliato il traguardo di Courmayeur il mercoledì poco prima delle 18.30. Annemarie Gross è stata invece la vincitrice femminile con un tempo di circa 91 ore, lo stesso che la porterà a trionfare anche nell’edizione 2011.
Nel corso delle edizioni sono stati tanti gli atleti italiani sul podio, tra cui Francesca Canepa, vincitrice delle edizioni 2012 e 2013, Franco Collè, trionfatore nel 2014 e 2018, Oliviero Bosatelli, primo nel 2016 e nel 2019 e secondo nel 2017, e Lisa Borzani, campionessa 2016 e 2017 e già sul secondo gradino del podio nelle edizioni 2014 e 2015.
TorX: extraordinary extreme experience
Per l’edizione numero 11 sono in programma 4 diverse competizioni per quattro distanze estreme.
TOR330 – Tor des Géants
Il Tor des Géants che tutti conoscono e a cui tutti ambiscono. La prima ed unica competizione che unisce la lunga distanza all’individualità del corridore. Nessuna tappa forzata, tutto è lasciato al corridore che dovrà autogestirsi al meglio per sperare di poter giungere per primo al traguardo. Un viaggio unico dentro di sé e una vera e propria sfida contro sé stessi lunga 150 ore al massimo. Il TOR330 coinvolge l’intera regione Valle d’Aosta, si corre lungo sentieri ai piedi dei più importanti 4000 delle Alpi e attraverso il Parco Nazionale del Gran Paradiso e quello Regionale del Mont Avic.
TOR450 – Tor des Glaciers
Una gara unica e imperdibile, varata per celebrare la decima edizione del TOR330. Una prova di resistenza riservata unicamente a duecento corridori, selezionati per affrontare le vie e le creste ancora poco esplorate della Valle d’Aosta e che, per questo, alla componente agonistica unisce quella dell’avventura. Il percorso si snoda per gran parte dei suoi 450 chilometri lungo le Alte Vie dimenticate 3 e 4. Sfiora creste in gran parte sconosciute e lambisce gli antichi ghiacciai, lontano dalle rotte abituali degli escursionisti. I tracciati sono frequentati solo da chi conosce alla perfezione i territori alpini, da chi ama la solitudine e sa apprezzare la suggestione delle alte cime. Una prova davvero esclusiva, unica, imperdibile, da condurre in assoluta autonomia ed entro un tempo massimo di 190 ore, avendo, come unici riferimenti e punti di appoggio, i magnifici rifugi d’alta quota.
Sfiora creste in gran parte sconosciute e lambisce gli antichi ghiacciai, lontano dalle rotte abituali degli escursionisti. I tracciati sono frequentati solo da chi conosce alla perfezione i territori alpini, da chi ama la solitudine e sa apprezzare la suggestione delle alte cime.
TOR130 – Tot Dret
Questa corsa è un vero e proprio assaggio degli ambienti magici che il Tor attraversa e delle sue atmosfere non replicabili. Un trail di 130 chilometri e 12 mila metri di dislivello positivo che parte da Gressoney e arriva a Courmayeur. Una gara vera, impegnativa, affascinante, con le montagne più ambite della regione, Monte Rosa, Cervino e Monte Bianco, a fare da maestosa scenografia. Le barriere orarie sono fissate calcolando la percorrenza media sui 3,02 km/h per i passaggi più lenti. Una competizione dura ma unica per la sua bellezza, adatta a runner ben allenati e preparati.
TOR30 – Passage au Malatrà
A chiusura del quartetto c’è una gara nuova di soli 30 chilometri. Il percorso si snoda su tracciati tecnici in alta quota, attraverso paesaggi maestosi e unici tra cui lo stretto passaggio del Col de Malatrà, a 2925 metri: da un lato l’intera catena del Monte Bianco e dall’altro le dorsali oltre i 4300 metri del Grand Combin. Il TOR30 può essere classificato come una gara “corta” ma richiede ugualmente preparazione e conoscenza, sia per i dislivelli impegnativi che gli atleti si troveranno ad affrontare sia per la quota in cui si svolge. Si corre l’ultimo giorno, sabato 18 settembre, e il tempo massimo per concluderla è fissato ad 8 ore.