Fotografo, filmmaker, appassionato di viaggi, parte del team di Rewoolution e molto altro.
Marten Suhre nasce in una fattoria nel Sud della Germania e sin dalla sua infanzia si appassiona alla fotografia. Grazie al mondo digitale, poco alla volta si fa conoscere diventando un content creator a tutti gli effetti.
Scopri di più in questa intervista.
Ciao Marten, puoi dirci quando è iniziato il tuo amore per la fotografia?
È iniziato durante la mia infanzia, poco prima che le fotocamere digitali arrivassero sul mercato. Sono cresciuto con i miei tre fratelli in una vecchia fattoria. Quindi i miei primi modelli erano gatti, cani, galline e qualsiasi altra cosa ci fosse. A quel tempo c’erano ancora le pellicole con 36 foto.
Era davvero un tipo di fotografia completamente diverso. Dovevi pensare attentamente se ne valesse o meno la pena prima di scattare una foto, perché ognuna poi doveva essere pagata con i tuoi soldi. Era molto divertente e ricordo ancora quanto fosse eccitante tenere finalmente in mano il risultato, dopo diversi giorni di sviluppo della pellicola. Ma quelli erano davvero solo i primi anni, e le prime macchine fotografiche digitali diventarono presto disponibili.
A 14 anni sono stato per la prima volta sulle montagne norvegesi con mio padre e i miei due fratelli. Abbiamo camminato attraverso il parco nazionale Hardangervidda per una settimana con zaini e tende.
Una sera, dopo aver piantato la tenda in una valle remota, avevamo appena acceso il nostro fornello da campeggio, e centinaia di renne selvatiche hanno attraversato la valle proprio davanti a noi. È stata un’esperienza indimenticabile, ci siamo nascosti dietro una roccia per guardarle pascolare e abbeverarsi dal fiume.
Dopo circa mezz’ora se ne andarono, lasciandoci completamente affascinati. Penso che sia stato questo viaggio ad aver acceso il mio entusiasmo per la fotografia naturalistica.
Perché ami così tanto fotografare nella natura?
Per me la natura è un luogo meraviglioso, perfetto e versatile, dove trovo sempre nuova ispirazione. A seconda dell’ora del giorno e del meteo, un singolo luogo può creare tanti stati d’animo diversi: è questo ciò che mi affascina della natura. Stare all’aperto, viaggiare e poter scattare foto mi danno la massima sensazione di libertà e avventura. Quando sono fuori nella natura per un giorno o per un’intera settimana, mi sento completamente presente e vivo.
Viaggiare in luoghi sconosciuti è incredibilmente eccitante, ma a volte ci dimentichiamo che anche vicino a casa si possono trovare posti bellissimi. Il 2020 ci ha insegnato ad apprezzare tutto ciò che è vicino a noi. Cosa ti ha insegnato questo periodo?
Durante questo periodo, in cui viaggiare è quasi impossibile, ho scoperto alcuni bei posti dietro l’angolo di casa che altrimenti non avrei mai trovato.
Ho anche visitato luoghi che già conoscevo, e li ho rivisti sotto una nuova luce o con un’attenzione diversa. Quindi c’è voluta molta più creatività per ottenere una bella foto. Guardando indietro, penso che questo periodo mi abbia fatto migliorare anche nelle mie capacità fotografiche.
Negli ultimi anni, sono aumentati i giovani che fotografano e filmano. Come ti spieghi questo fenomeno?
Penso che oggi sia più facile che mai scattare foto o filmare e mostrare il proprio lavoro a un grande pubblico su internet. Naturalmente, questo motiva molti giovani a farlo.
Mio nonno, per esempio, scattava foto con passione e molto bene, ma sfortunatamente non ha mai avuto l’opportunità di mostrare il suo lavoro ad un pubblico ampio, probabilmente non gli ha mai dato fastidio, lo faceva solo per se stesso e la sua famiglia.
Quale attrezzatura usi per scattare le tue foto e filmare le tue clip?
La mia prima macchina fotografica buona e che uso ancora oggi è la Olympus Omd em10 mark II. È una macchina fotografica piccola ma indistruttibile. Per questo ho diverse lenti intercambiabili. È perfetta per le attività all’aperto e i viaggi. Dato che sto facendo sempre più video, ho preso la Panasonic GH5. Non si può sbagliare quando si filma con questa, e posso ancora usare le mie vecchie lenti. Inoltre, ho sempre con me il mio DJI Mavic. Le foto con il drone sono una mia grande passione e cerco di portarlo con me in ogni viaggio.
La fotocamera e l'ottica sono importanti. Ma lo è anche il giusto abbigliamento outdoor. Hai usato recentemente prodotti Rewoolution, quali hai scelto, perché e come ti sei trovato?
Come fotografo di paesaggi si dipende sempre da un abbigliamento adatto e pratico per stare all’aperto. Rewoolution produce abiti davvero fantastici in lana merino. Un materiale super ecologico e altamente efficiente per l’abbigliamento outdoor. Possiedo la giacca Derry e la felpa Castor. Nelle mie ultime escursioni sulla neve ho davvero apprezzato la lana merino. È impressionante quanto tenga caldo.
A quali fotografi o registi ti ispiri di più?
Ce ne sono diversi, penso che nel campo della fotografia di paesaggio Chris Burkard e Alex Strohl siano stati tra i primi a ispirarmi nel mio lavoro. Nella fotografia con i droni è Tobias Hägg, fa delle foto incredibili dall’alto. E quando si tratta di film, Peter McKinnon e Bryn North. Ma ce ne sono molti altri che mi ispirano, avrei una lista molto lunga.
Un brutto sogno che non vorresti mai vedere avverato?
Data la situazione attuale, il più grande incubo sarebbe quello di non poter più viaggiare. Ci sono troppi posti che voglio ancora visitare.
Il sogno della tua vita invece?
Ispirare le persone attraverso il mio lavoro e creare qualcosa che possa durare più a lungo di me, questo sarebbe il mio sogno più grande.
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Fotografo e video-maker freelance, Marten Suhre ha una grande passione per la natura, i paesaggi e le avventure outdoor. Cresciuto...