Intervista a Patrizia Ambrosi, Digital Creator appassionata di sport outdoor.
Un anno senza precedenti, sfidante e difficile, ci ha impedito di viaggiare, ci ha forzato a cambiare abitudini. Ma ci ha anche aperto gli occhi su quello che avevamo a portata di mano.
Abbiamo rivolto uno sguardo più attento a quello che ci circonda. Abbiamo scoperto luoghi fuori dalla porta di casa che fino a quel momento avevamo ignorato.
E in un periodo di incertezze, un’unica certezza non ci ha mai abbandonato: la natura. La natura come consolazione, come luogo felice nel quale rifugiarci.
“La natura è per me un rifugio nei momenti di difficoltà, la sento come pronta ad accogliermi nei momenti più tristi e capace di mostrarmi, anche nelle difficoltà, le piccole cose affascinanti che ci circondano.” Ci racconta Patrizia Ambrosi, Digital Creator appassionata di sport outdoor. “Essere immersa nella natura, in particolare in montagna, mi riempie di energia”.
Quando e come nasce la passione per la montagna e per gli sport outdoor?
È una passione nata da bambina, quando trascorrevo le vacanze estive dai nonni in Austria oppure nella casa di montagna in Trentino. Per me era una missione seguire il nonno o i miei genitori nelle lunghe escursioni in montagna: ogni volta scoprivo cose nuove e vivevo forti emozioni. Da allora, quando mi trovo in montagna sono sicura di essere nel mio posto felice.
Che ruolo ha avuto Instagram nella crescita di questa passione?
Per me Instagram è un mezzo per condividere le emozioni e le sensazioni che la montagna, o in generale la natura, sono in grado di suscitare. Tramite il mio profilo cerco di mostrare la mia passione per lo sport all’aria aperta.
Quest’ultimo anno ci ha permesso di scoprire luoghi vicino a casa che fino a quel momento non avevamo preso in considerazione. Ci sono “scoperte” recenti che hai fatto proprio grazie alle restrizioni negli spostamenti?
Durante questo ultimo anno ho avuto la fortuna di trascorrere la maggior parte del tempo sulle Dolomiti nella casa di famiglia in Trentino. Se qualcuno non ci fosse mai stato consiglio assolutamente di fermarsi a Madonna di Campiglio dove ci sono davvero tantissimi percorsi per alpinismo, ma anche bellissime escursioni adatte a tutti. Anche il Lago di Garda, dove attualmente vivo, riserva camminate dai panorami mozzafiato come la cresta Sud-Est del Monte Pizzocolo (dove sono state scattate le foto che pubblichiamo in questa pagina n.d.r.).
Raccontaci la tua escursione al Monte Pizzocolo.
Il percorso ha richiesto circa 3 ore, con molte pause, perché insieme a me c’erano amici poco esperti. La cresta Sud-Est (quella che abbiamo scelto) è molto panoramica e adatta a tutti, a patto che non si soffra di vertigini, mentre la cresta Sud è per esperti. Per chi cerca una camminata meno impegnativa c’è un terzo sentiero più facile, che abbiamo percorso al ritorno per chiudere il percorso ad anello.
Arrivati in cima abbiamo mangiato e aspettato il tramonto seduti sulle panchine fuori dal bivacco, dove si può trascorrere la notte. Il tramonto dal Monte Pizzocolo toglie letteralmente il fiato!
Come definiresti il tuo rapporto con la natura?
Per me la natura è essenziale, mi va sentire bene. Per me la natura è vita.
Come contribuisci alla salvaguardia dell’ambiente? Ti ritieni un’ecologista?
Non mi ritengo un’ecologista ma tengo davvero tanto alla natura e alla nostra Terra, la sostenibilità ambientale è stata anche argomento della mia Tesi di Laurea. In una società così consumista come la nostra penso che le piccole scelte quotidiane possano fare la differenza; come avere sempre con sé una borraccia di alluminio, cercare di fare acquisti in piccoli negozi locali, oppure, durante le escursioni, avere sempre con sé un sacchetto per l’immondizia. Nel mio piccolo cerco di prendermi cura della natura, consapevole che lei si prende cura di noi e ci permette di vivere e sopravvivere.
I tuoi “mai senza” per un’avventura outdoor.
Zaino, acqua in bottiglia di alluminio, spuntini di frutta, felpa, paravento e maglietta di ricambio.
Quali sono i tuoi prodotti Rewoolution preferiti e perché?
Le magliette in lana merino perché sembrano una seconda pelle, hanno una morbidezza unica, è quasi come non averle addosso.
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Fotografo di avventura Patrizia Ambrosi, madre austriaca e padre trentino, ha un passato da nuotatrice agonistica. Ed è proprio grazie al...