“abu salama abu salama”, urla il giovane marinaio di vedetta sulla delfiniera a prua.
La superficie del mare sembra ribollire mentre centinaia di delfini sfrecciano come proiettili fuori dall’acqua.
È un tripudio di bellezza mista a magia quella che si sta creando attorno allo scafo che procede lento, disegnando piccole onde che increspano la superficie liquida.
La barca naviga alla ricerca della laguna di Sataya, unico riparo certo dove trascorrere la notte ancorati e ben protetti come in un porto naturale.
Il vento bisbiglia parole incomprensibili mentre sospinge il piccolo natante verso una destinazione ignota, accompagnata dal branco di cetacei che solca le onde.
Il marinaio allunga il braccio fuoribordo nella speranza di accarezzare quel corpo affusolato e veloce come una saetta.
La creatura marina lo osserva incuriosito fissandolo con quell’occhio dall’espressione umana e rivolgendo alla mano protesa un sorriso quasi beffardo.
I delfini sembrano prendersi gioco del giovane marinaio, le loro sagome appaiono e scompaiono come in un gioco di specchi.
Saltano, si inabissano, per poi ricomparire magicamente davanti alla prua.
Compiono evoluzioni con grazia e leggerezza come se la loro massa corporea non subisse alcun attrito dell’acqua.
Il marinaio ammutolito li osserva trattenendo il respiro per paura che la magia si dissolva, solleva la testa e vede comparire la barriera corallina di Sataya, laguna protettrice di tutti i naviganti.
Si gira per dare un ultimo sguardo al branco e grida con quel filo di voce che gli è ancora rimasta “Salamat abu salama. Salamat”.
“Il vento bisbiglia parole incomprensibili mentre sospinge il piccolo natante verso una destinazione ignota, accompagnata dal branco di cetacei che solca le onde.”
Backstage
Mi sono immerso decine di volte dentro la laguna di Sataya per nuotare assieme ai delfini che i navigatori arabi chiamano abu salama. L’unico problema nel fotografare i delfini è la forte emozione che ti coglie quando riesci ad interagire con loro. Per ottenere buone immagini, l’interazione con l’animale è fondamentale ed è per questo che spesso l’emozione prende il sopravvento.
Ambientato nella laguna di Sataya