“Il Trail running unisce 3 elementi che ricerco in vari aspetti della mia vita: senso di libertà senza confini, sfida nel superare continuamente i propri limiti, scoperta di posti nuovi e non facilmente raggiungibili”
Cristina Tasselli
"Per me il Trail running è la riscoperta degli aspetti positivi più primitivi ed interiori di noi esseri umani: la competizione e la sfida con noi stessi, il viaggio e la scoperta dell'ignoto. Ogni gara è diversa, ogni sfida sempre affascinante"
MARCO MORI
Fondatori di TRM – Trail Running Movement, associazione sportiva specializzata in programmi di allenamento e nutrizione per l’Endurance e l’Ultra Trail Running, atleti pluripremiati e coach, Cristina Tasselli e Marco Mori hanno condiviso con noi pensieri e suggerimenti.
“Il trail running è una disciplina dell'atletica leggera che coinvolge il corpo a 360° ed impegna l'atleta anche sotto il profilo mentale, abituandolo ad affrontare difficoltà, a mantenere alta la concentrazione, a pianificare e trovare soluzioni inaspettate”
ci spiega Cristina Tasselli, coach e ad oggi unica atleta donna italiana ad aver percorso 900 km e 55.000 m. D+ in montagna in una gara in tappa unica: la Transpyrenea, organizzata al confine tra Francia e Spagna.
"Nulla è mai scontato o completamente prevedibile, in quanto le condizioni esterne sono in continua evoluzione. Per questo occorre una buona preparazione di base, spirito di avventura e voglia di superare i propri limiti e le proprie paure”.
“Il trail running è una disciplina sportiva unica nel suo genere perché coniuga la pratica dello sport con il piacere di vivere a contatto diretto con la natura ed i suoi incredibili paesaggi sempre mutevoli nei colori e negli odori”
le fa eco Marco Mori, insieme a Tasselli fondatore di TRM – Trail Running Movement.
L’amore per la natura gioca un ruolo fondamentale nella passione per questa disciplina: “Il trail runnig è evasione dal mondo civilizzato, un'immersione dentro le bellezze incontaminate del Pianeta Terra”, continua Mori.
Ed è proprio la natura, con i suoi cambiamenti climatici repentini, insieme al coinvolgimento del corpo a 360° in un’attività caratterizzata da variazioni di ritmo, da bassa ad alta intensità, a determinare la scelta dell’abbigliamento più adatto
“Scelgo i capi per allenamento e gare in funzione di 3 principali criteri: comfort, traspirabilità e termoregolazione. I capi indossati devono adattarsi alle varie situazioni. Inoltre le gare durano molte ore, ed un capo sbagliato può compromettere la performance”
Quali dunque i capi più adatti in action, durante la gara?
Una t-shirt traspirante e termoregolante, a manica lunga o corta a seconda del clima, e una felpa come Ocelot
"La mia preferita per i climi freddi, quando la temperatura scende anche a -10°"
spiega Mori,
"tagliata su misura per il trail running grazie ad alcuni dettagli: il collo alto apribile, ideale per proteggersi dalle sferzate di vento freddo, il comfort della vestibilità ottenuta grazie ai tagli ergonomici e alle cuciture piatte che assecondano i movimenti del corpo durante l'attività sportive, e la termoregolazione"
“Mentre post-gara, quando il corpo ha dato il massimo e ha bisogno di salvaguardare la temperatura con le poche energie rimaste, tra i capi migliori c’è sicuramente Cosmic
"giacca in merino tecnico, avvolgente e con cappuccino che si chiude “a guscio” per favorire il raccoglimento interiore sia pre che post gare, ovvero nei momenti di massima concentrazione o di recupero delle energie"
E PER LEI?
Sono tanti i capi Rewooution testati (e apprezzati) da Cristina Tasselli, a partire dall’intimo – “Prodotti che hanno tutto quello che si richiede per attività ad alto impatto ed intensa sudorazione. Garantiscono comfort, asciugatura rapida e libertà di movimento.” – e dalle calze che “grazie all’assenza di cuciture evitanto l’insorgere di vesciche anche quando indossate per lungo tempo” – per arrivare alla felpa:
“Tra le mie preferite c’è Pollux. Il collo alto la rende particolarmente adatta ad essere utilizzata con lo zaino, proteggendo le parti più delicate del corpo, mentre la zip consente di aprirla senza togliere lo zaino aumentando l’areazione nel caso di allenamenti più intensi”.
Multiuso si rivela infine lo scaldacollo: “Morbido e stiloso, lo utilizzo sia per proteggere il collo sia come bandana negli allenamenti in notturna, in climi miti, indossandoci sopra la lampada frontale”.